A partire da VMware Cloud Director 10.5.1, è possibile utilizzare la funzionalità del firewall delle applicazioni Web di NSX Advanced Load Balancer nell'ambiente VMware Cloud Director per proteggere i servizi virtuali dagli attacchi e prevenire proattivamente le minacce.
Quando si abilita il WAF per un servizio virtuale in VMware Cloud Director, viene creato un criterio WAF, un profilo WAF e firme WAF da collegare al servizio virtuale.
Prerequisiti
- Consultare la Guida WAF di NSX Advanced Load Balancer. Vedere la Documentazione di VMware NSX Advanced Load Balancer.
- Verificare di aver assegnato un gruppo di motori di servizio con una funzionalità Premium impostata sul gateway edge di NSX.
- Verificare di aver effettuato l'accesso come amministratore dell'organizzazione.
Procedura
- Nel riquadro di navigazione principale a sinistra, selezionare Risorse e nella barra di navigazione superiore della pagina, selezionare Risorse cloud.
- Nel riquadro secondario a sinistra, selezionare Gateway edge.
- Fare clic sul gateway edge di NSX in cui è configurato il servizio virtuale.
- Fare clic sul servizio virtuale, quindi su WAF.
- In Generale, fare clic su Modifica.
- Attivare l'opzione Stato WAF.
- Selezionare una modalità WAF.
Opzione Descrizione Rilevamento Il criterio WAF valuta ed elabora la richiesta in entrata, ma non esegue un'azione di blocco. Quando la richiesta viene contrassegnata, viene creata una voce di registro. Imposizione Il criterio WAF valuta la richiesta e la blocca in base alle regole specificate. La voce di registro corrispondente viene contrassegnata come RIFIUTATA. - Fare clic su Salva.
Operazioni successive
Se necessario, è possibile modificare la modalità WAF per un servizio virtuale in un secondo momento o disattivare il firewall dell'applicazione Web.
Dopo aver abilitato WAF per il servizio virtuale, è possibile creare regole della lista consentita o modificare le firme WAF in base alle esigenze.
Configurazione delle regole della lista consentita per un servizio virtuale
È possibile utilizzare la funzionalità lista consentita per definire le condizioni di corrispondenza e le azioni associate che il WAF deve eseguire durante l'elaborazione di una richiesta.
Quando si creano regole lista consentita WAF, si indica al WAF di non applicare il criterio WAF in casi specifici, ad esempio se la richiesta proviene da un indirizzo IP o da un intervallo di IP specifici o se la richiesta corrisponde al modello di URL specificato utilizzando il tipo di corrispondenza del metodo HTTP. La configurazione delle regole della lista consentita può impedire il flooding dei registri con false violazioni del WAF positive e riduce la latenza generata dalle ispezioni della firma WAF.
Procedura
Modifica delle firme WAF per un servizio virtuale
È possibile modificare le firme WAF per un servizio virtuale: è possibile modificare una modalità di firma da Rilevazione a Imposizione o viceversa oppure, se necessario, disattivare una firma o un gruppo di firme.