In vSphere, gli snapshot mantengono lo stato e i dati di una macchina virtuale al momento della creazione dello snapshot. Gli snapshot sono utili quando è necessario ripristinare ripetutamente lo stesso stato della macchina virtuale, ma non si desidera creare più macchine virtuali. Gli snapshot di Virtual Volumes sono utili per molti scopi. È possibile utilizzarli per creare una copia inattiva a scopo di backup o storage oppure per creare un ambiente di test e rollback per le applicazioni. È inoltre possibile utilizzarli per eseguire immediatamente il provisioning delle immagini delle applicazioni.
In ambiente Virtual Volumes, gli snapshot vengono gestiti da ESXi e vCenter Server, ma vengono eseguiti dall'array di storage.
Ogni snapshot crea un oggetto volume virtuale aggiuntivo, ovvero un volume virtuale snapshot, che include i contenuti della memoria della macchina virtuale. I dati originali della macchina virtuale vengono copiati in questo oggetto e rimangono di sola lettura, impedendo al sistema operativo guest di scrivere nello snapshot. Non è possibile ridimensionare il volume virtuale dello snapshot. In genere, quando si replica la macchina virtuale, viene replicato anche il relativo volume virtuale dello snapshot.
Il volume virtuale di base rimane attivo o in lettura-scrittura. Quando viene creato un altro snapshot, conserva il nuovo stato e i dati della macchina virtuale al momento della creazione dello snapshot.
Quando si eliminano gli snapshot, rimane solo il volume virtuale di base, mentre gli oggetti volume virtuale snapshot vengono eliminati. Il volume virtuale di base rappresenta lo stato più aggiornato della macchina virtuale. A differenza degli snapshot nei datastore tradizionali, non è necessario che i volumi virtuali snapshot eseguano il commit dei loro contenuti nel volume virtuale di base.
Per informazioni sulla creazione e la gestione degli snapshot, vedere la documentazione Amministrazione delle macchine virtuali vSphere.